Ridurre i costi e creare esperienze frictionless con la finanza integrata

La finanza integrata sta rivoluzionando il modo in cui gestiamo le transazioni finanziarie. Si tratta di un concetto che porta i servizi finanziari direttamente nell'ecosistema digitale delle piattaforme non finanziarie, eliminando così molti dei problemi e delle complicazioni che solitamente accompagnano le transazioni tradizionali. Una delle principali ragioni per cui l'embedded finance rende le transazioni più semplici è la sua natura integrata. Piuttosto che dover passare attraverso numerosi passaggi e intermediari, le piattaforme integrate offrono servizi finanziari direttamente all'interno dell'ambiente in cui si svolgono le attività quotidiane. Ad esempio, le app di ride sharing consentono di pagare il viaggio direttamente dalla stessa app, senza dover utilizzare un'altra piattaforma o carta di credito separata. Questo riduce notevolmente la necessità di passaggi aggiuntivi e semplifica il processo di pagamento. I vantaggi sono molteplici:

• si risparmia tempo,
• si riduce il rischio di errori e di smarrimento delle informazioni finanziarie.

Personalizzare l’esperienza e ridurre i costi

La finanza integrata offre un maggiore livello di personalizzazione e convenienza. Le piattaforme possono utilizzare i dati degli utenti per offrire servizi finanziari su misura basati sulle loro esigenze e comportamenti. Ad esempio, una piattaforma di e-commerce potrebbe offrire opzioni di pagamento flessibili in base alla storia di acquisto dell'utente, rendendo il processo di acquisto più fluido e adattabile.

Oltre ai vantaggi in termini di comodità e facilità della transazione, l’utilizzo della finanza integrata permette di ridurre i costi con benefici sia per l’azienda che per l’utente finale. Tradizionalmente, le transazioni finanziarie coinvolgono diversi intermediari, ciascuno dei quali preleva una commissione per i propri servizi. Con l'embedded finance, i servizi finanziari vengono integrati direttamente nelle piattaforme non finanziarie, eliminando la necessità di intermediari aggiuntivi e le relative commissioni. Ciò riduce i costi complessivi delle transazioni.

Inoltre, integrando i servizi finanziari direttamente nelle piattaforme digitali, si semplificano i processi di pagamento e di gestione finanziaria. Questo porta a una maggiore efficienza operativa, riducendo i costi associati alla gestione delle transazioni. Ad esempio, il tempo e le risorse necessarie per elaborare i pagamenti o gestire le dispute possono essere notevolmente ridotti. Vi è poi il vantaggio delle economie di scala: le piattaforme che offrono servizi finanziari integrati possono beneficiare delle economie di scala, poiché gestiscono grandi volumi di transazioni. Questo permette loro di negoziare tariffe più vantaggiose con i fornitori di servizi finanziari e di trasferire questi risparmi agli utenti sotto forma di costi di transazione ridotti.

Infine, la finanza integrata può contribuire a ridurre la frode e gli errori associati alle transazioni finanziarie. L'integrazione dei servizi finanziari nelle piattaforme digitali consente di implementare misure di sicurezza avanzate, come l'identificazione biometrica o l'analisi dei modelli di transazione, riducendo il rischio di transazioni fraudolente. Inoltre, la riduzione della necessità di passaggi manuali durante le transazioni riduce la probabilità di errori umani, che possono comportare costi aggiuntivi per la risoluzione dei problemi.

Complessivamente, la finanza integrata contribuisce a ridurre i costi delle transazioni attraverso l'eliminazione degli intermediari, l'ottimizzazione dei processi, le economie di scala e la riduzione della frode e degli errori. Questo non solo rende le transazioni più convenienti per gli utenti, ma contribuisce anche a migliorare l'efficienza complessiva del sistema finanziario.

Iscritto all’elenco professionisti dal 2003, Corrado Poggi ha iniziato l’attività giornalistica nel 1991 dopo essersi laureato a pieni voti in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano. Ha vissuto per 13 anni a New York dove si è occupato di economia, finanza e politica partecipando a G7, G20 e riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Tornato a Milano nel 2006, si occupa in particolare di Bce e politica monetaria, Ocse, società di rating, società del settore trasporti e fintech.